Le paure dei bambini si manifestano in modi diversi, così come diversa (per ognuno di loro) è l'esperienza che fanno di questa emozione spesso un po' scomoda. Noi genitori possiamo aiutare i bambini a normalizzare queste esperienze, ad accogliere le proprie paure e a farci amicizia: non solo con le parole, ma anche attraverso forme e colori.
Parlo spesso della possibilità di dare una forma mentale alla rabbia e visualizzarla come un coccodrillo — il nostro cervello rettile — che prende il sopravvento sul nostro cervello razionale e ci fa agire in modi di cui poi ci pentiamo. In questo modo, quando i bambini sono in crisi, per calmarsi possono immaginare di mettere a dormire il coccodrillo nella loro testa.
Questo laboratorio parte dallo stesso presupposto, ma anziché proporre ai bambini un'immagine già delineata sulla paura, li accompagna a darle una forma (totalmente soggettiva e personale).
Creare questo personaggio e usarlo per tagliargli i capelli (di carta), decorarlo, vestirlo, rafforzerà l’idea che la paura può essere un’amica che ci accompagna nella quotidianità. E che possiamo smettere di sminuirla per iniziare ad accoglierla ed ascoltarla, perché la maggior parte delle volte vuole proteggerci da esperienze negative o che non siamo ancora in grado di gestire.
Questa attività è tratta dal volume «Avere paura - Capire e superare piccoli e grandi timori» che ho scritto per la collezione «Gioca e Impara con il metodo Montessori» a cura di Grazia Honegger Fresco (un’opera edita da Studio Dispari per Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport). Il volume attualmente non è disponibile per l'acquisto e non è prevista una ristampa, ma magari puoi ancora trovarlo di seconda mano.
Puoi fare così:
Se di recente vi è capitato un episodio di paura, parlatene insieme ai bambini. Poi dite: «Ho un'idea per un gioco! Ti va di dare forma a quella paura?».
Prendete un rotolo di carta igienica finito. Tagliate un foglio colorato a metà nel senso della lunghezza e accorciatelo in modo che faccia un giro intorno al rotolo di carta igienica.
Applicate la colla sul bordo lungo e attaccatelo a una estremità del rotolo: questi sono i capelli della «vostra» paura, ma non tagliateli ancora.
Decorate il rotolo-personaggio come volete: lasciate spazio alla creatività e all'immaginazione! Può avere tre occhi e quattro bocche, vestiti disegnati da voi o può essere ricoperto di foglie e bastoncini.
Se volete, potete inventare un nome e scriverlo sul retro o chiamarla solo «la mia paura».
Ora potete usarlo per giocare e la prima cosa che potete fare è… tagliare i suoi capelli con le forbici per un nuovo look!
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Non è vero che le bugie bianche non funzionano. Funzionano alla grande. Ma per pochissimo tempo. E poi ci si ritorcono contro.
Proprio come le punizioni, le minacce vuote (“se non metti in ordine non andiamo alla festa di compleanno”) e le bugie bianche (“se non smetti di piangere arriva la polizia”) educano a breve termine, insegnano a fare o non fare un comportamento per paura. Noi, invece, vogliamo che i nostri figli facciano o non facciano un comportamento per scelta, perché capiscono e...